L'improvvisazione vocale
In un mondo multietnico, all’interno del quale viviamo, è sempre più importante che gli uomini trovino un punto di contatto, dove si disgreghino le diversità in una crasi di esperienze. Tale punto di contatto, nel contesto scolastico, può essere individuato nei valori universali della musica e dell’arte, nonché nel processo creativo, soprattutto relativamente ad un’età infantile dove è più pregnante costruire delle fondamenta per le generazioni future.
La creatività pone alcuni obiettivi didattici come la fluidità espressiva, la flessibilità ideologica e la capacità di creare una struttura partendo da basi semplici, a vantaggio di obiettivi educativi quali l’originalità e la capacità di ricerca degli elementi utili per la propria attività personale ma anche uno sviluppo intellettivo che non sia del tutto avulso da un lato emozionale.
Come si è detto, in un contesto di pluralismo culturale, intrinseco in un mondo globalizzato, il punto di contatto si perpetra nei valori universali quali la musica e l’arte, e proprio perché la parola si configura come la più alta forma di espressività intersoggettiva umana, è opportuno applicare la tecnica creativa a dei metodi di improvvisazione vocale anche per una più semplice gestione del gruppo scolastico.
E’ proficuo l’utilizzo della Solmisazione intesa come quella pratica didattica incentrata sulla vocalità stessa e che consiste nell’ identificazione e nella denominazione dei suoni di una melodia, partendo dalla loro funzione e non dalla loro altezza assoluta, con l’obiettivo formativo primario di promuovere un’ autonomia dell’apprendimento e una capacità di recepire e assimilare nella memoria più profonda le differenze e le proprietà che caratterizzano ciascun suono e la dinamica vocale. Così, attraverso l’esperienza vocale e sonora percettiva si potranno stimolare processi improvvisativi e creativi che determinino lo sviluppo di queste ultime abilità.
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