Chi siamo

Cari amici,
si illumina il palco di “Polifonie d'Arte”. E, subito, risuona l'eco di tante parole già pronunciate nel prezioso esercizio della gratitudine ma anche proiettate nell'ineffabile senso di sincretismo culturale capace di generare incontro, condivisione, crescita, gioia, figlio di una globalizzazione che non ha esaurito l'enorme fascino di un mondo globale il cui sviluppo è fondato sul valore delle diversità, sulla forza del dialogo, sulla libertà della ricerca intellettuale e dell'espressione artistica, sulla bellezza del territorio, sulla coesione sociale, sullo spazio pubblico.
Sono i tratti di un vissuto quotidiano che ci accompagnano nelle nostre azioni: siamo insegnanti, musicisti, operatori nel campo della cultura e del turismo uniti da quel “simbolum” che fa dire al poeta

“... oltre la memoria del tempo che ho vissuto, oltre la speranza che serve al mio domani,
oltre il desiderio di vivere il presente...”

come una speranza che non ha confini, come un tempo eterno sei per me: l'incontro con l'altro. Ed è questo il momento di avviare una nuova fase nella quale, attraverso la sintesi e la memoria di un vissuto, si operi affinchè il nostro “comune sentire” diventi testimonianza ed impegno.

Ma: cosa è accaduto?

È accaduto che il degrado morale ed etico nel quale siamo costretti a vivere non è più sopportabile.

È accaduto che nei luoghi e nelle istituzioni ove operiamo, facciamo sempre più fatica nel restituire centralità alla persona, ai suoi bisogni, alle sue emozioni più autentiche, soffocata da logiche di arido protagonismo e bieco utilitarismo.

È accaduto di dover ascoltare l'invito di Papa Francesco... non lasciatevi rubare la speranza.

È accaduto!

Eppure è accaduto dell'altro...

È accaduto che una giovane pianista di Hiroshima Mari Tatsumi, in Italia per motivi di studio, vedesse con noi motivi di socializzare la sua tesi di laurea su C. Debussy ed eseguisse al pianoforte l'intero secondo libro di preludi del grande musicista francese (28 Settembre 2012).

È accaduto che due giovani pianisti marchigiani Maria Teresa Basti e Davide Martelli, vedessero trasformare una lezione di prassi esecutiva in un concerto per due pianoforti (19 Ottobre 2012).

È accaduto che un “grande”, il M° Giuseppe Andaloro regalasse una intera giornata di musica, di studio, di ascolto, di gioia a studenti ed insegnanti nei due pianoforti nel cuore come splendidamente disegnati da Francesca Folicaldi (23 Novembre 2012).

È accaduto che Laila Di Michele e Alessandro Cappella a “quattro mani” su un pianoforte nel cuore ci facessero rivivere l'emozione di una Schubertiade (4 Gennaio 2013).

È accaduto che studenti del Conservatorio “U. Giordano” di Foggia e dell' Istituto comprensivo 1 di Città Sant'Angelo trovassero un pubblico al quale socializzare un apprendimento (16 Marzo 2013).

È accaduto che Gino Pantaleone facesse rivivere la figura del grande giornalista e storico Michele Pantaleone attraverso le pagine del libro “Non dobbiamo avere paura”, un grande tributo di amore ed impegno per la legalità anche grazie alla presenza di due giovani talenti Andrea D'Agostino e Claudio Santangelo (30 Marzo 2013).

È accaduto che due studentesse del corso di laurea in Lettere classiche dell'Università di Chieti - Angela Caruso e Alessandra Scorcia - socializzassero un loro lavoro di ricerca su un testo seicentesco in lingua spagnola sul “viaggio” come condizione caratterizzante della vita umana (14 Aprile 2013).

È accaduto che un gruppo di dirigenti scolastici, accettando l'invito per un tè, non riuscisse a trattenere forti emozioni alla visione del documentario “Tochar y Luchar”, splendido viaggio nel sistema formativo venezuelano che trova nella musica una straordinaria occasione di riscatto sociale (25 Maggio 2013).

È accaduto che il M° Giuseppe Fagone, pianista e didatta siciliano, accettasse il nostro invito a guidare un gruppo di giovani pianisti in una esperienza di studio nell'ambito della prassi esecutiva decisamente orientata verso livelli di consapevolezza e comprensione nei vari campi del sapere (25/27 Ottobre 2013).

È accaduto che Laila Di Michele e Alessandro Cappella con la gioia e la semplicità di autentica condivisione, offrissero un “percorso” sulla letteratura per pianoforte a quattro mani nell'incanto di genti e paesi lontani, vivi nelle musiche di Brahms, Bach/Kurtag, Barber, Schubert e Hindemith (1 Dicembre 2013).

È accaduto che Annemarie e Yaung, due studenti in Erasmus presso il Conservatorio “G. B. Pergolesi” di Fermo, manifestassero un grazie ad una Italia ancora capace di donare bellezza e ammirazione nelle note di Alfredo Casella, Ottorino Respighi, Nino Rota e Vincenzo Mannino (2 Febbraio 2014).

Abbiamo quindi sperimentato che l'Uomo è una creatura meravigliosa, che noi tutti siamo creature meravigliose e che tutto ciò ci impegna nella “difesa” della Bellezza.

Utopia? In realtà semplicemente desiderio di sentirsi “vivi”, di “giocarsi” la propria esistenza senza far melina, di riappropriarci del significato autentico dell'essere Uomo superando il concetto “Sciasciano” di pretenziosa diversità dall'ominicchio o dal quaquaraquà.

Vorremmo camminare insieme a Voi in tale direzione.

Ci piacerà creare uno spazio ampio di condivisione ed impegno dove far confluire sensibilità diverse, professionalità diverse, saperi diversi accomunati da un unico desiderio di esserci.

Ci piacerà guardare ai giovani come “forzieri” di un tesoro inestimabile ai quali proporre occasioni di crescita, di valorizzazione, di futuro.

Ci piacerà vivere l'arte come autentica e libera forma di espressione e di sviluppo.

Ci piacerà stimolare occasioni di conoscenza e restituire dignità allo studio.

Ci piacerà non essere di parte, piuttosto non “avere parte”.

Ci piacerà interpretare l'esistenza in modo “obliquo” così da garantire a ciascuno il superamento di un ostacolo.

Ci piacerà unire piuttosto che dividere, liberare piuttosto che ingabbiare.

Ci piacerà incoraggiare piuttosto che giudicare.

Ci piacerà stare insieme per generare Bellezza.

Ci piacerà!

Cominciamo?

Se la Vostra risposta è  vi chiediamo di unirvi a noi, nei modi che più riterrete utili; una vostra richiesta di associamento ci darà forza.

La vostra partecipazione attiva al progetto renderà possibile un nuovo Rinascimento.


M° Sergio Mascarà
Presidente Associazione Culturale
"Polifonie d'Arte"